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Prestazioni Professionali: in presenza e online

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Il lavoro con la coppia

Le problematiche delle coppie possono essere le più diverse e portare i due partner a perdersi nel tentativo di risolverle, al punto che è frequente avere la sensazione di ascoltare sempre lo stesso disco, senza poterlo cambiare. La maggior parte delle coppie che chiedono l'aiuto di un terapeuta, desiderano ritrovare un senso di vicinanza e sincronia oppure desiderano chiarire lo stato dell'arte per poi decidere cosa fare. Secondo un'eminente terapeuta di coppia canadese, Sue Johnson, il successo di un terapeuta di coppia sta nel riuscire a creare, durante gli incontri uno spazio sufficientemente sicuro. Solo in un clima di sicurezza emotiva, i due partner possono concedersi di abbandonare le proprie posizioni, spesso distanti l'una dall'altro, per incontrarsi di nuovo in modo autentico e sincrono e poter così cominciare una nuova danza, che li veda uniti da un'intesa piacevole e funzionale al benessere di entrambi.

Talvolta una persona può accorgersi di portare con sé una sofferenza che persiste nel tempo, che non sa dove collocare e a cosa addebitare, ma che allo stesso tempo, come una palla al piede, rende difficile vivere bene, fare ciò che si desidera, talvolta anche sapere ciò che si vuole. La sofferenza può assumere le forme più diverse: ansia, malinconia, panico, depressione, fobie, dipendenza da sostanze, aggressività costante, impulsività, profondo ritiro dalle relazioni, comportamenti a rischio, disturbi alimentari, ambivalenza, insicurezza, confusione..

La relazione terapeutica funziona come una palestra, dove l’individuo si riappropria progressivamente del contatto con se stesso, con i propri vissuti emotivi e la propria percezione. Questo consente alla persona di uscire dai comportamenti problematici e disfunzionali, ritrovando se stessa e individuando comportamenti adeguati e funzionali.

Il tutto è reso possibile dalla costituzione di un clima psicologicamente sicuro, in cui il cliente possa progressivamente concedersi di esplorare la propria esperienza in modo sempre più libero dal giudizio.

Per questo motivo quando si inizia una terapia è importante chiedersi come ci si trova con il terapeuta, perchè solo se ci si sente accolti e accettati si potrà davvero sfruttare lo spazio della terapia in modo efficace.

Psicoterapia
Individuale
Consulenza Psicologica

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Talvolta in particolari momenti della vita (gravidanza, matrimonio, malattia, menopausa, pensionamento, ...) o in particolari situazioni (cambiamenti sul piano lavorativo, separazione, lutto,  trasferimento.......), si può sentire il bisogno di uno spazio privato e sicuro in cui sentirsi veramente ascoltati ed in cui essere accompagnati a trovare un proprio modo di stare in quella determinata situazione che sia più funzionale e soddisfacente per sé.

Lo spazio psicologico in questo caso può essere un valido supporto per raggiungere una maggior consapevolezza dei propri vissuti e dei propri bisogni. Si potrà così superare il momento di confusione, facendo chiarezza ed individuando nuove strategie.

Gruppo d'Incontro

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In una società come quella di oggi, può succedere di sentirsi a tratti isolati, senza uno spazio di confronto profondo con l'altro, questo perchè anche se si dispone di una rete amicale, non sempre ci si sente realmente e profondamente ascoltati oppure capita di sentirsi spinti, in buona fede, verso decisioni per cui non ci si sente realmente pronti. Altre volte capita di sentirsi giudicati per un proprio dubbio o una propria incertezza, così che ci si guarda da risollevare quel certo argomento in futuro, pur di non sentirsi commiserati o criticati. In tutti questi casi l'esperienza del gruppo d'incontro può risultare davvero liberatoria, proprio perchè risponde all'esigenza di incontro autentico e rispettoso dell'altrui punto di vista.

Quella dei gruppi d’incontro è un’esperienza di crescita e di conoscenza personale, piuttosto che di terapia e che per questa ragione si presta ad un’applicazione versatile. Laddove l’obiettivo è l’incontro, questo può avvenire su fondali diversi ed accompagnarsi ad obiettivi di vario tipo: didattici, formativi, terapeutici, clinici, sociali... L’obiettivo principale perseguito dal facilitatore è quello dell’evoluzione del gruppo, ovvero la costituzione di un clima che faciliti l’evoluzione della relazione, in un’ottica di addestramento ai rapporti umani.

Il potere dell’incontro è quello di mitigare il senso di solitudine, tramite la scoperta di un’universalità dei propri vissuti, attraverso l’incontro con il sentire dell’altro, “il gruppo d’incontro può essere un tentativo di affrontare e superare l’isolamento e l’alienazione dell’individuo nella vita contemporanea (Rogers, 1951)”.

Nel gruppo d’incontro la costruzione di un clima psicologico sicuro è fondamentale per la sua efficacia ed è una delle principali responsabilità del facilitatore, ma si costituisce e si mantiene attraverso l’atteggiamento del gruppo intero e dei suoi partecipanti. Il facilitatore ‘indirizza’ il gruppo verso un atteggiamento di accettazione e legittimazione mediante il suo stesso ‘modo di essere’ nel gruppo. Egli in qualche modo, con la sua presenza attenta facilita ciascun partecipante nell’espressione del proprio punto di vista, legittimandolo in quanto tale. Con i suoi interventi, l’agevolatore dà cittadinanza ad ogni punto di vista e ad ogni vissuto, facilitandone così l’accettazione anche da parte del resto del gruppo, in un clima di confronto tra punti di vista diversi, ma egualmente legittimati ad essere. 

In gruppo si respira progressivamente un clima di libertà di espressione, agevolato da una facilitazione non autoritaria né provocatoria, ma pronta a ‘seguire’ il gruppo nel suo processo ed attenta ed attiva nel facilitarlo nell’incontro.

 

 

 

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